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feelclean cat

Quindici del mese ed eccoci con il terzo appuntamento con la rubrica MarCATing (marketing + cat). Oggi ti voglio mostrare una curiosa campagna pubblicitaria lanciata in Brasile per promuovere un prodotto per gatti (e cani) dell’azienda Feel Clean. Una pubblicità che parla da sola caratterizzata da un’ottima idea creativa e da un sapientissimo utilizzo di Photoshop, e credo altri programmi di grafica anche 3D, per ottenere questo risultato.

Partiamo dal claim: “All cleaned up” ovvero “tutto pulito”. Un messaggio semplice, chiaro e diretto come piace a me. Nessun giro di parole strane o frasi lunghe che richiedono tempo per essere lette. Forse rispetto allo spazio dedicato al visual, un pò sacrificato: io lo avrei ingrandito un pò avendo spazio d’azione così da evidenziare meglio il claim anche se l’immagine parla chiaro.

Visual e creatività. Sicuramente un ottimo esempio di fotoritocco in quanto, oltre ad essere bene eseguito, è funzionale al messaggio (claim) al prodotto. Guardando l’immagine del gatto avvolto nella sua lingua è facile intuire che reclamizza un prodotto per l’igiene dell’amico felino, specialmente in chi “possiede” un gatto (target della campagna pubblicitaria) e sa quanto si impegnino nell’igiene leccandosi con molta attenzione. Se proprio devo trovare qualcosa che non va, ma è un’opinione del tutto personale, è la rappresentazione della saliva che cola: un pò fastidiosa da vedere e che non rappresenta in alcun modo la realtà.

feelclean cat

Buona l’idea creativa che caratterizza la campagna pubblicitaria della feel clean che come già sottolineato racconta il prodotto e per cosa è stato creato. Sembra banale ma spesso si vedono adv dove il prodotto reclamizzato scompare o non è chiaro. Vorrei ricordare che l’obiettivo di una strategia di promozione e marketing è quello di mostrare e valorizzare un prodotto e/o un servizio. Trovo valida la scelta di rappresentare il gatto in un contesto neutro. Questo permette di concentrare l’attenzione dell’utente sul visual e di lasciare al grafico spazio libero dove posizionare marchio, messaggio e gestire gli altri elementi grafici necessari.

Ultime considerazioni.
Quando vedo una campagna pubblicitaria con una creatività come questa mi domando sempre perché in Italia ci sono pochi casi simili. Non credo che il problema sia da ricercare nelle agenzia di comunicazione nei creativi liberi professionisti. Siamo un paese dove la creatività non manca ma non viene espressa oppure ancor peggio viene mal interpretata. Essere creativi (e questo vale anche per i clienti) non vuol dire servirsi di un’immagine shock o “particolare” credendo di differenziarsi o essere, appunto “creativi”. La comunicazione va costruita sulla base degli obiettivi, del contenuti e del target, e la parte visual della comunicazione (l’immagine) deve attenersi alle stesse regole. Ho come la sensazione, e spero vivamente di sbagliarmi, che un visual come quello della Feel Clean, in Italia, non sarebbe accolto come dovrebbe; come se ci piacesse definirci persone creative ma non fossimo pronti ad accettare una buona creatività.

Quello che manca, secondo me, a questa campagna pubblicitaria, sono i necessari richiami al sito internet aziendale o di prodotto dell’azienda ed ai profili social dove una campagna pubblicitaria come questa troverebbe larghi consensi.

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