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In queste ultime settimane, tra le varie questioni che ho per la testa, sto pensando alla campagne banner di Google e sto cercando di fare un calcolo di quante visite sono necessarie ad un sito internet per garantire al suo proprietario di guadagnare abbastanza per vivere. Chiaramente mantenere un sito non è un lavoro passivo: deve essere continuamente aggiornato per essere ospitato nella prima pagina di ricerca Google, ma l’idea di un guadagno extra facile solletica un po’ tutti.

Guadagni contro Visualizzazioni

Parliamoci chiaro, tu non fai soldi sulla base delle visualizzazioni al tuo sito. Tu guadagni in base a quante volte i visitatori interagiscono col tuo video e in particolare con la pubblicità che appare su di esso, e con interazione intendo il clic sulla pubblicità o la sua visualizzazione per una durata maggiore ai 30 secondi.

Se vuoi monetizzare ospitando pubblicità nel tuo sito con Google, ti basta iscriverti sulla pagina ufficiale del servizio Adsense e registrarti con un account Google. A questo punto, Google impiegherà un paio di giorni per verificare la validità del sito. Nel caso Google ti consideri idoneo, riceverai una e-mail con un link di conferma per completare l’iscrizione e i codici html da inserire nella parte del sito in cui desideri far visualizzare gli annunci.

I soldi che genererai attraverso il banner li otterrai in forma di assegno o bonifico bancario al raggiungimento di 70 euro e in seguito all’inserimento dei dati di fatturazione corretti. Per maggiori informazioni più specifiche riguardo all’iscrizione al sito, ti consiglio di consultare la guida ufficiale di Google Adsense.

Questo è un sistema ben studiato, che penalizza chi tenta di fare il furbetto: non ti conviene cliccare sui tuoi banner né invitare altri utenti a farlo per guadagnare. Google dispone di speciali algoritmi che lavorano per intercettare questo tipo di attività, considerate illecite e corri il rischio che il tuo account venga bloccato per sempre.

Non è possibile calcolare precisamente a priori il guadagno derivato dall’utilizzo di Adsense: il traffico gioca un ruolo fondamentale nei guadagni ed è variabile. Tuttavia posso illustrarti i fattori che influiscono sul costo dei clic.

Come prima cosa, è importante considerare che ci sono tematiche che pagano meglio di altre: gli inserzionisti sono disposti a pagare di più per riceve un clic da pagine posizionate sul web con determinate parole chiave. Se ne utilizzi alcune relative a nicchie, il CPC (cost per clic) sarà più alto rispetto a temi generici.

Nonostante però ci siano parole chiave che rendono di più, non farti trascinare dall’entusiasmo: al fine della resa globale, devi mantenerti coerente e scrivere articoli inerenti alla tematica del tuo sito. Questo perché gli inserzionisti scelgono il sito dove far apparire la propria pubblicità e avere articoli troppo vari potrebbe presentarti come poco autorevole e danneggiare il tuo CPC, oltre che penalizzarti nella posizione sulle ricerche Google e su altri motori di ricerca.

Se hai quindi un sito che tratta esclusivamente di ricette culinarie, evita un articolo di finanza, per quanto le parole chiave sembrino promettere bene.

Formato dei banner: testo, immagine o entrambi?

La resa dei banner dipende molto dal mercato in cui stai lavorando. In generale però, i banner basati sul testo garantiscono una conversione migliore. Google ti permette di posizionare un massimo di 3 banner su una pagina. Quindi, per garantirti ogni occasione di guadagno, sfrutta questa possibilità. Se posso darti un consiglio, l’abbinamento perfetto sono due banner da 336 x 280 e uno da 468 x 60.

Non spaventarti: se non vuoi essere tu a gestire i banner e utilizzi WordPress, hai a disposizione molti plugin che ti permettono di inserire e gestire i banner di Adsense senza impazzire, come ad esempio WP Quads.

Un ulteriore parametro su cui bisogna soffermarsi a riflettere è  il posizionamento dell’annuncio: c’è una differenza tra un click ottenuto su un banner posto in alto sul sito o uno in basso, quest’ultimo prevederà un compenso minore. Ad esempio, se inseriamo 3 annunci pubblicitari e gli utenti cliccano su quello in fondo alla pagina, il guadagno sarà più basso rispetto al click sul “primo annuncio” visualizzato.

L’unico modo per aumentare la possibilità che un visitatore clicchi sui banner è quello di inserirli in maniera strategica. Puoi scegliere di posizionarli:

  • ‘above the fold’ : termine che richiama, nell’universo giornalistico, lo spazio nella metà alta del giornale ancora piegato, si riferisce allo spazio visibile senza che l’utente incominci a scorrere la pagina web.
  • all’interno dell’articolo: se si posiziona il banner dopo il primo paragrafo, c’è una possibilità maggiore  che l’utente clicchi sul banner, in caso non sia interessato o venga distratto dalla lettura.

Per aiutarti nella scelta dell’area specifica, ti propongo invece questa immagine. Più il colore si sposta sulla tonalità di rosso, maggiore è la resa.

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Il guadagno varia molto a seconda del settore o nicchia del tuo sito, in cui vai a porre uno di questi strumenti. Google ad esempio dispone dello Smart Pricing, un sistema algoritmico in grado di stabilire il “valore” del clic su un annuncio presente nel sito: se il traffico del sito è di bassa qualità, i clic verranno pagati di meno.

Altre linee guida sono fornite da Google in questa pagina.

Quante visite servono per guadagnare 1000 euro con i banner di Google AdSense?

Fatte queste premesse, proviamo a ragionare sull’eCPM, ovvero sul guadagno indicativo ogni mille impressioni dell’annuncio. Questo valore viene calcolato come il rapporto tra il costo per clic e le impressioni, moltiplicato poi per mille, dove con “impressioni” intendiamo il numero di volte in cui gli annunci vengono visualizzati.

Facciamo quindi un esempio: se una pagina viene visualizzata 5000 volte e genera guadagni per 2 euro, il calcolo da fare per scoprire l’ECPM è (2/5000*1000), che dà come risultato 0.4. Il banner produce quindi 40 centesimi di guadagno ogni mille visitatori. Questo ti fa capire che avrai bisogno di centinaia di migliaia di visualizzazioni alla pagina per monetizzare cifre interessanti. Per rispondere alla domanda iniziale, in questo caso per guadagnare 1000€, il tuo sito dovrà essere visualizzato 2500000 volte, che in un mese vuol dire circa 83333 visite al giorno.

 

Per riuscire a raggiungere questa mole di impressioni, ti sarà utile capire come ottimizzare il tuo sito per aumentarne la visibilità nelle classifiche dei motori di ricerca, quindi avere una strategia SEO. Avevo trattato di questo argomento in due articoli: in questo troverai una panoramica degli strumenti e delle tematiche da tenere in considerazione, mentre la parte di analisi la trovi qui.

Se sei in cerca di una consulenza su misura riguardo la tua attività, non esitare a contattarmi!

Comments

  • Alessandro Guiggi
    08/06/2018 / 18:05

    Salve, sono stato bannato da adsense per click errati, vorrei sapere se lei a possibilità di farmi accettare di nuovo perche ho capito il miei sbagli.

    Grazie

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